I gruppi sono AUTONOMI nella loro organizzazione e direzione: hanno cioè libertà di definire le proprie modalità di lavoro (se e come e quando e dove trovarsi, definire chi fa cosa scegliersi il coordinatore, la direzione da prendere quindi le priorità, ecc.)
Per un buon funzionamento degli stessi, è necessario che: A. Il presidente, il vicepresidente e la segreteria del Comitato genitori siano sempre al corrente dello stato dei lavori, che vuol dire quale sia la direzione e quali le iniziative in progetto, così da permettere il coordinamento e l’armonizzazione delle iniziative proposte dal Comitato; B. Che le modalità organizzative seguite permettano di utilizzare al meglio il tempo e le risorse che i genitori partecipanti mettono generosamente a disposizione di tutti.
Per questi motivi, i gruppi lavorano seguendo quattro principi-guida:
1. UNITÀ: il Comitato dei genitori è uno, e deve cercare sempre di proporre iniziative che facciano convergere i genitori e non dividere. In aggiunta, i gruppi adottano una prospettiva collettiva, cioè tengono presente anche le idee dei genitori non presenti e non attivi. Infine, le relazioni verso l’esterno (in particolare: nei confronti della Dirigente scolastica e il Comitato D’Istituto) passano, quantomeno come regola generale, attraverso il presidente o il vicepresidente del Comitato genitori. 2. RESPONSABILITÀ: da un lato, che è importante che si sappia chi fa cosa; dall’altro, che chi fa cosa sia rispettato: i gruppi si occupano di un insieme di questioni, chi si trova casualmente a dover affrontare una di quelle deve far riferimento al gruppo o alla persona incaricata della questione fidandosi e rispettandola; 3. COLLABORAZIONE: Internamente, verso gli altri gruppi, verso la segreteria, verso gli altri organi della scuola, verso il Comune, la prospettiva è quella di cercare punti d’incontro per quanto più possibile; lo scontro, che è talvolta anche utile e necessario, è meglio sia compreso come ultima opzione; 4. GRATUITÀ: i genitori prestano il proprio tempo senza altro fine che quello di essere utili ai bambini; il loro tempo e le loro competenze sono preziose, devono essere rispettate e valorizzate.